Strato-FAX-sfera

… ci sono giornate che resteranno per sempre nel cuore ed indelebili accompagneranno i nostri giorni; silenziosamente e discretamente, regalandoci a sorpresa degli sporadici sorrisi, che mitigheranno la tristezza del mondo che ci circonda. Sta a noi cercarle, inseguirle e volerle raggiungere con la caparbietà che contraddistingue chi ama il volo.

 

               Vorrei potervi dire che si, avevo pianificato per bene tutto. Vorrei potervi dire che si, ho studiato a fondo la meteo ed i segnali in volo. Vorrei potervi dire che si, sono proprio un DRAGO. … e invece, NULLA di tutto questo, purtroppo o per fortuna.

               Il decollo e lo sgancio non promettono bene, forte turbolenza e salite facili ma chiaramente molto rotte, difficile capirci qualcosa. Mi spingo in esplorazione verso Lienz e, circa a metà strada, prendo delle grandissime botte, che mi fanno capire da subito, che la giornata è veramente “cattivella”. Con le dovute precauzioni, proseguo sino alla fine della valle che sbocca sulla città di Lienz, città alla quale sono particolarmente affezionato poiché mi ha dato il battesimo del volo molti anni fa, ma questa è un’altra storia …..

           Viste le forti turbolenze, non me la sento di saltare verso i monti a nord e preferisco tornare verso Dobbiaco con “una strana idea nella testa”. Tempo fa, un mio carissimo amico, mi aveva confidato l’interesse per l’acquisto di una casa nella zona a nord di Dobbiaco e, più precisamente, all’interno della valle di Anterselva, poco prima dei laghetti omonimi. Ricordandomi di questo proposito ed avendo molto tempo a disposizione, poiché pianificare un qualche tema era praticamente impossibile vista l’assenza di cumuli in zona, decido di esplorare la zona per fare due fotografie e riprese dall’alto (3200m circa).

Apro una parentesi….  prima di decollare ho sistemato tutto l’occorrente da portare in volo, aiutandomi scrupolosamente con la mia check list strategica; purtroppo, la fretta di prestare la mia autovettura ad un mio amico e la volontà di riporre l’ingombrante zaino al suo interno, mi hanno fatto dimenticare la mia fedele GOPRO. Se poi ci aggiungete anche che il mio telefono ufficiale era in riparazione e che avevo a disposizione solo un telefono a bassa risoluzione, capirete da soli il dramma psicologico quando ho intuito che sarebbe stato un volo molto particolare. Chiudo la parentesi.

Taglio la valle con prua a NORD-OVEST, mi ritrovo all’improvviso e senza alcun rotore di sottovento, in una costante e gentile ascendenza, che si trasforma in un +5/6 m/s costanti, che mi proietta, come una foglia in balia delle forze di madre natura, alla quota di 4600 m circa.

Panorama incredibile !!!, colori frizzanti che si fondono con il blu del cielo, aria tersa e sensazioni di salita intensa che pervade tutto il mio corpo; batto il mio precedente record d’altitudine di 4300 m, mi ritengo molto soddisfatto e decido di espletare il proposito fotografico per questo mio amico, quasi a voler sdebitarmi della fortuna avuta.

Decido che i 4600 metri, mantenuti per molti minuti, possono forse bastare; soprattutto in considerazione della mancanza del sistema ossigeno nel mio amato aliante (che ora ho provveduto a ad attrezzare...  mi dirigo quindi verso Vipiteno, non senza la tristezza nel cuore per lasciare un + 5 m/s costante e la relativa quota che avrei potuto raggiungere in pochi minuti; ma così è la vita e le regole vanno rispettate, NO OSSIGENO, NO STRATOSFERA !

Proseguo incredulo il mio volo, ascolto distrattamente la radio ed osservo i miei compagni di avventura che, rispetto a me, assomigliano a delle minuscole croci bianche impercettibili e zizzaganti fra i boschi della valle; arrivo poco prima di Vipiteno smaltendo la quota “faticosamente” conquistata e decido che è tempo di ritornare ….

Cammin facendo,mi viene una strana voglia, ….Una voglia di un qualcosa di buono, Una voglia di STRATOSFERA :-)Mi convinco quindi che, nonostante le mia quota da quasi fuoricampo all’altezza di Brunico, dovevo provare nuovamente l’ebbrezza della salita; mi rendo anche conto di essere, a mio malgrado, in piena crisi di astinenza d’altitudine.

Giunto nei pressi del Weissensee, una fitta coltre di fumo causata dagli incendi che stanno infierendo quelle zone da giorni, m’impedisce di andare oltre. Sono costretto nuovamente a rivedere i miei piani… Era ormai da un po’ di tempo che osservavo la situazione a sud, verso la pianura: vedevo dei bellissimi cavolfiori bianchi alti nel cielo e un’aria che sembrava cristallina. Ok, prua per 180°!

Fatico il giusto per riconquistare la cresta all’imbocco della “maledetta” valle Aurina, sempre ricca ed abbondante di sorprese non gradite in tutti i miei voli in zona; mi dirigo verso il posto MAGICO, dove tutto ha avuto inizio. Felpatamente, con distacco e con un apparente disinteresse, oserei dire con circospezione, quasi a voler eventualmente allontanare la possibilità di un fallimento, proseguo pensieroso il mio cammino…

 

          Arrivo quasi in zona, quasi con sospetto, mi metto alla ricerca dell’improbabile onda BIS, che tanta gioia mi aveva dato poche ore prima ….

 E …BADABOOOOOMMMMMM !!!! rotori impressionanti; aliante che sale, scende, si gira e che, sinceramente, penso sia in procinto di rompersi in due; perdo le speranze di controllarlo lasciandolo dimenarsi come un puledro inferocito…. RIBADABOOOOOMMMM !  Improvvisamente tutto tace ed un silenzio mi avvolge velato, la festa è ricominciata…. e 3000, 3500, 4000, 4500, 4800 metri, RECORD !!!! Può bastare …..; eh no cavolo !!! Quando mi ricapita una cosa del genere, ancora un pochetto… 4900, 5000… SIIIIIIII RECORDONE !!!!

Che  panorama, che luce, che  ….. PUNTO.

Soddisfazione per il volo e tristezza per l’assenza della mia fedele GOPRO ! Lacrimuccia di rabbia e sgomento, alternata a gioia…mmmmm strano, … ipossia ? ….nooooooo…

Mentre la mia mente elabora tutti questi pensieri ed emozioni fortissime, mi ritrovo a 5300 metri RIRIRECORD !!! …. In salita costante a +5 metri al secondo, proiettato sicuramente ai 6000 metri, dove mai avrei pensato di poter arrivare….

 

Il resto è storia di tutti i voli o quasi, una lunghissima e lenta planata per raggiungere, superare e raggiungere l’aeroporto di Dobbiaco, per poi atterrare felicemente prima delle effemeridi.

Un ringraziamento speciale al mio fedele aliante, compagno di molte avventure felici, alla splendida valle di Dobbiaco ed al mio amico Adriano, che si era proposto di comprar casa in quella valle ...  e che poi non ha comprato ….

Una nota di biasimo, alla fretta per la dimenticanza della mia GOPRO, che ho rimpianto moltissimo durante tutto il volo. Per fortuna, resteranno in me per sempre, i bellissimi panorami e le ineguagliabili sensazioni, che mi accompagneranno per tutta la vita.

CHE CULO Fax !!! 

Pier Fassina

 

 Il video: " 5 minuti nella STRATOSFERA "

 

Dati di volo:

  • 245 km (OLC)
  • Media del volo:46,5 km/h
  • Tempo impiegato 05:16 H
  • aliante: DG 300

 

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